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Long Tail e Cena Lunga

Con qualche giorno di ritardo dedico un post ad i due eventi che hanno impegnato la giornata di Mercoledì 14 Novembre, la conferenza organizzata da The Ruling Companies alla quale era presente Chris Anderson e la relativa CenaLunga organizzata da Giovy al SugarLounge di Milano.

The Long Tail

Della conferenza ci sarebbe molto da dire, dalla cordialità e disponibilità di Anderson al fatto che se si è creato del dialogo in sala è solo grazie ai blogger e non agli ospiti incravattati. I primi infatti hanno saputo porre domande, in inglese e meravigliando gli stessi organizzatori, precise e denotanti una certa conoscenza dell’attuale mercato coinvolgendo il ministro Gentiloni e lo stesso Anderson in argomenti correlati in qualche modo alla coda lunga.

Conoscenza che, a mio parere, Gentiloni, presente “solo per ascoltare“, non ha saputo afferrare in pieno con un paio di affermazioni sulla presunta crisi del mercato musicale (ed accennando all’infausto patto di Sanremo).

Sempre riguardo alla Coda Lunga, rivedendo un paio di foto delle slide e leggendo alcuni post fatti in realtime durante l’evento mi è saltata all’occhio una strana simmetria (ma potrei sbagliare).

Ovvero che nonostante il principio del Long Tail sia relativo alle nicchie di mercato, nel caso di beni materiali queste nicchie sono comunque gestite dai grossi attori (Amazon, Nike, etc) che si posizionano anche nella fascia “mainstream” di prodotti. Attori che si possono permettere una logistica efficace ed efficiente e di investire su nicchie ben precise (Nike con le AllStars) senza troppo preoccuparsi di eventuali perdite o rimanenze di magazzino (Amazon). Nel caso dei beni materiali infatti la long tail non è tanto il mercato mainstream (inteso come quello populista/”per tutti“) ad essere colpito ma quello “fisico”, cioè quello che si basa sui normali negozianti/piccole imprese che non si appoggiano ad internet (a volte perchè non possono) per il proprio business e che devono comunque affrontare i normali costi di gestione, magazzino e produzione per poter accedere al mercato.

Dall’altra parte i grossi produttori di beni immateriali (ie. servizi e case discografiche) sono quelle che più perdono dall’apertura dei mercati alle nicchie a causa degli spropositati costi di gestione (=== pubblicità) da affrontare e mancanza di flessibilità. Problemi che non hanno (o che hanno in minima parte) i piccoli produttori indipendenti, gli stessi gruppi musicali, per proporre nuova musica o i produttori on-demand come Lulu o SpreadShirt (che in realtà non producono ma danno un servizio di stampa su diversi formati). In fondo se effettivamente il mercato della musica è sempre più ricco, ma le grosse case discografiche perdono costantemente incassi, il motivo è che i soldi vengono distribuiti molto di più rispetto ad un tempo.

La diversificazione, affiancata ad uno snellimento dei processi, è quindi la risposta a molti dei problemi del nuovo mercato. Ma lo era, imho, anche nel vecchio, prima della coniugazione del principio della coda lunga.

L’argomento è comunque molto interessante ed il giorno dopo l’evento, in un momento di relax, ho comprato il libro di Anderson per approfondire quello che finora avevo letto a spizzichi e bocconi in rete e per chiarirmi ulteriormente le idee.

La cena lunga

Per quello che riguarda la cenalunga, a parte fare, rifare e rifare una terza volta, i complimenti a Giovy. Si può dire che è stato un gran bel momento di aggregazione. Ho chiaccherato con molti, scoperto che c’era un fracco di gente che volevo conoscere (e che non ho conosciuto) ed altra che avrei dovuto riconoscere (e che non ho riconosciuto).

La prossima volta, oltre che assemblare i badge, li consegnerò di persona così almeno saprò associare meglio nomi a volti.

Infine una lista di eventi a casaccio della giornata:

  • Andrea ha offerto un caffè ad altri 5 blogger (me compreso) spendendo più o meno il suo prossimo stipendio, a 20m in linea d’aria l’organizzazione della conferenza ci avrebbe offerto (gratuitamente) il caffè
  • Zeno ed io volevamo presentarci dal vivo durante la cena, abbiamo fatto addirittura una foto insieme. Peccato che nessuno dei due conosceva l’altrui faccia. L’abbiamo scoperto solo oggi su skype.
  • Cristian ed io abbiamo un pessimo senso dell’orientamento, in alcune occasioni abbiamo dovuto tirare fuori il tomtom per passeggiare per Milano…
  • LaFra è la blogger più fotografata di tutta la cena, me ne chiedo il motivo ;D …
  • Al Four Season se sei un blogger e vaghi per la hall ti guardano male, soprattutto se giri con una maglietta con su scritto “Quin”
  • Gentiloni avrà pure un fracco di difetti, ma almeno è spiritoso e sa fare qualche bella battuta.

ciuaz

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