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cazzate

Adesso basta!

Stanco ed ulteriormente rattristito dal mondo che mi circonda ho deciso di fare il grande passo e passare a Ruby.

E’ già da un poco che ci penso e l’acquisto di questo libro non ha fatto altro che rafforzare la mia decisione.

Comunque (questo) phpDay non verrà di sicuro abbandonato e di sicuro non smetterò di usare il linguaggio per il mio lavoro, non sono tanto folle. Semplicemente sposterò il mio interesse personale verso altro.

SI E’ UN PESCE :)

ciuaz

30 replies on “Adesso basta!”

Accidenti, una notizia del genere non passa certo inosservata!
Concordo con la opinione che hai espresso qualche post fa circa la situazione PHP in Italia, nonostante io la viva ormai da esterno, visto che non scrivo codice PHP molto di frequente.
Mi interessa comunque la tua scelta di passare a Ruby, ed in particolare la mia curiosità è questa: hai scelto Ruby perchè c’è Rails, oppure per il linguaggio in se? Hai avuto modo di testare altri linguaggi/framework, tipo Python/Django?
Qualche giorno fa la persona che nella mia azienda si occupa del software (C o C++ sotto Windows) mi ha chiesto, causa necessità di preventivare un lavoro sito+database, “Che cosa si usa oggi per programmare sul web?” Alla fine siamo ritornati al PHP, del quale ha una modesta conoscenza, ma non ho potuto non citare Rails e Django. Quindi un linguaggio contro due strumenti. E’ possibile pensare allo sviluppo di applicazioni web in questa ottica, pensando prima allo strumento, e in un secondo tempo al linguaggio?

massimiliano: stai complottando anche tu con Fullo? :D

buon pesce d’aprile.

cirpo

Fullo, eravamo in coda per vedere quando sarebbe accaduto.
Noi, come The Fool, senza Ruby forse non saremmo potuti esistere.
Qualche piccola indicazione per iniziare, invece di buttarti a capufitto su rails:

* hpricot: e lo scraping ed il parsing divengono stronzate
* sinatra: 10 righe per una applicazione web senza rails
* thin: non un webserver, una scheggia
* capistrano: deployment su 10 server in 11 secondi netti
* rack: middleware is everywhere

Soprattutto butta un occhio a Sinatra. Fidati.

E benvenuto nel club :)

Non conosco Rails ma ho avuto occasione di usare ruby per degli script per la, stanco dei soliti bash e perl :-) . Anche se l’ho usato poco l’ho trovato un linguaggio veramente interessante.

Ma cos’è, a Ideato avete voglia di spaziare e ampliare le conoscenze? Francesco con Java, tu con Ruby. Non è che fra un po’ Antonio si butta su Solaris :-D ?

PS: il link sulla parola ruby punta al sito di php ;-)

Un bel pesce. Peccato che l’indizio per scovarlo sia un po’ troppo facile, talmente facile che non oso svelarlo (casomai qualcuno, come il mio omonimo qui sopra, non l’abbia colto).
:-D

Hai fatto bene Fullo!!! E soprattutto hai fatto bene a passare a Ruby proprio in questo speciale giorno!!! ;) :D :D :D :D :D

P.S. Mi è piaciuto però… bravo eh! :)

Penso che la tua sia una saggia decisione, ormai la community di PHP va via via scomparendo. Inoltre le scelte che il team di php sta facendo sul linguaggio lasciano perplessi e stanno allontanando quei pochi affezionati che non hanno ancora fatto il passo a Ruby per “nostalgia”.

Ormai è più di un anno che aspetto il momento giusto per cambiare, ma purtroppo non ne ho avuto ancora l’occasione per motivi di lavoro.
A volte mi son chiesto se sia giusto o meno passare a Ruby (dove potrei lavorare in un ambiente CI senza troppi intoppi) o cercare di sviluppare ciò che servirebbe in PHP, ma l’orda di strumenti semplici e potenti che la comunità di Ruby mette a disposizione non gioca certo a favore di PHP, che di progetti validi ha solo lo Zend Framework e Symfony, anche se quest’ultimo non lo apprezzo molto ( xD ).

Qualche consiglio?

peccato… speravo che la scelta sarebbe caduta su Python ;-)

In realtà mi piacerebbe approfondire l’uso di Ruby se non altro perchè ne sento parlare tantissimo.

Però al tempo stesso ti consiglio di provare ASP. NET. Un framework pauroso e in rapidissima evoluzione su un IDE che è praticamente imbattibile in velocità, plugin disponibili, ecc.

L’unico contro è la difficoltà iniziale a prenderci la mano, ma dopo è molto strutturato e comodissimo.

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