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(s)Conferenze di settore

Ultimamente mi è giunto l’invito su facebook ad una conferenza di settore che punta a far incontrare una delle tante figure professionali necessarie a produrre prodotti-(applicazioni, portali, siti, etc) per il web per decidere insieme il futuro del Web Italiano.

Il piano d’azione dell’evento è semplice, riunirsi, studiare insieme come fare una lobby, applicarne le regolette. Magari sensibilizzando il pubblico grazie ad una nazionale di calcio.

Una cosa però non mi è chiara.

Se i web designer hanno il grave compito di decidere le sorti del web italiano, allora tutte le figure professionali su cui queste persone dovrebbero basare il proprio lavoro (analisti, esperti di ux, architetti dell’informazione, etc), da cui il lavoro deve poi evolvere in qualcosa di concreto (copy, frontend developers, sistemisti, server side developers, etc) e con cui devono colloquiare (project managers, account, etc) che ci stanno a fare?

Vi prego. Smettiamola di considerare la categoria alla quale apparteniamo come indispensabile ed iniziamo a capire che per fare prodotti di qualità bisogna avere un team multidisciplinare formato da professionisti.

Piuttosto che un evento di sensibilizzazione del mercato, fate un evento serio in cui parlate di come migliorarVI. Discutendo magari delle nuove tecniche e tecnologie che potete usare nel lavoro di tutti i giorni, di come integrarvi in un flusso di lavoro di un team o anche semplicemente facendo una analisi (anche retrospettiva) di come e perchè è evoluto il web-design all’estero e perchè qui da noi i veri web designer si contano sulle dita di una mano.

Non capisco perchè in Italia tutte le altre comunità di professionisti hanno eventi del genere, e voi NO.

Ecco… magari durante la tavola rotonda, prendete spunto dal FOWD ed organizzatevi un evento come si deve…

ciuaz

9 replies on “(s)Conferenze di settore”

Sono un webdesigner, non uno di quelli contati sulla dita di una mano e forse neanche dell’altra. Spero di arrivarci :D

Quando ho saputodi questa iniziativa ho pensato anch’io ad una specie di lobby e mi sono sentito un po più estraneo a un mondo che sentivo mio. Questo tipo di fighettizzazione del webdesign da aperitivo non può che fare male alla categoria. Io ingenuamente penso sempre che non sarà stata loro intenzione creare questa sensazione…si vede che il design dell’evento non comunica quello che dovrebbe….si vede che hanno sbagliato! Si vede che photoshop non basta.

Cmq bravo. Ottimo post

Bah, sono molto scettico e critico.

Questa categoria ha N premi e l’idea di essere l’anello forte, l’unico, della catena.
Il tema centrale di questa conferenza è “Il lamento del webdesigner”.

Quando Angelo parla di fighettizzazione non posso che essere concorde.

Come ci si può dichiarare professionisti quando le occasioni per incontrarsi vengono *totalmente* spese per parlare di fare rete, ruoli di fantomatiche associazioni, lo spreco dei soldi pubblici…?

Posto che sono argomenti di cui si PUO’ parlare benissimo, una conferenza che in principio verta su questi topic non può che dare un’idea, di sè, ridicola.

In ultimis i miei auguri al wday, se semplicemente le loro idee e i loro presupposto sono stati recepiti in maniera errata.

Una cosa non mi è chiara: ma la nazionale di calcio è in FIFA o in Pro Evolution Soccer?

Scherzi a parte: quello di cui non abbiamo assolutamente bisogno è una lobby di web designer, però penso che nel tuo post manchi il punto.

Mi spiego: se ho ben capito questi web designer sono quei professionisti che autonomamente cercano i clienti e realizzano un intero progetto da soli (design, codice, contatti con gli hosting, gestione delle campagne pubblicitarie …).

Per questo motivo penso si sentano i responsabili delle “sorti del web italiano”. Per me naturalmente i progetti web sono formati da squadre di professionisti in discipline diverse (come giustamente dici), ma non sono un web designer…

Occupandomi di progettare e disegnare siti web, ricado anche io nella categoria web designer. Tuttavia di fronte a certe iniziative (tra le cui priorità ci sono formare una lobby di settore e… una nazionale di calcio !?!?) e in generale di fronte al panorama del web design italiano, mi trovo in grande imbarazzo.

In Italia web design è spesso sinonimo di sito Flash, di creatività fine a sé stessa e di effetti speciali a tutti i costi.
In molti casi accompagnato da scarsa progettazione, scarsa metodologia e ancor più scarsa attenzione ai problemi di usabilità. E il web designer è un “creativo” per eccellenza, definizione che ho sempre detestato e, se rivolta a me, ho sempre interpretato come una provocazione.

Le iniziative che vedo nascere sono tutte per lo più rivolte a fare nicchia, a formare un club esclusivo, a distribuirsi premi di scarso significato all’interno di questo club ristretto, o a provare l’ultimo filtro di Photoshop o effetto Flash, ma non ad approfondire aspetti teorici o metodologici del nostro lavoro.
E infine a creare un’associazione per proteggere gli interessi di questa nicchia, per fregiarsi di un titolo vuoto o appendere un pezzo di carta alla parete dello studio.

Tutto ciò mi sembra profondamente sbagliato, oltre che incredibilmente immaturo.

UNA VISTA DA CHI C’E’ ANDATO!

FINALMENTE ANCHE NOI ABBIAMO UN EVENTO!!!
Premetto che non sono un web-designer a 360°, ma un grafico a tutto tondo, non arrivo a sviluppare il template lato programmazione, ma curando professionalmente l’immagine dei miei clienti da più di 10 anni mi capita di farlo dal logo, alla brochure, sino al sito web tenendo comunque conto delle problematiche di chi andrà a sviluppare.

Con i migliori intenti mi sono recato a Vignola per prendere parte ad un evento che non mi attendevo certo epocale, ma con la speranza di parlare assieme ad altri grafici e web designer aggiornati e condividere con loro problemi comuni, da quelli di natura tecnica a quelli più improntati sul piangersi addosso: tempi di pagamento, tariffe, … perché della formula mal comune mezzo gaudio ne abbiamo un po’ bisogno tutti.

L’intento più nobile, credo sentito da tutti, sarebbe stato forse quello di iniziare un’opera di sensibilizzazione del pubblico e di integrazione in team multiregionali e multidisciplinari appunto!

Senza, mi raccomando, fare cartello.
BELLO, NO?
BELLO, MOLTO BELLISSIMO!
Un po’ troppo da sognatori ma sarebbe stato comunque un inizio, molto romantico, ma un’inizio.
Poi si sono intromessi quelli di ASSO WEB…
Praticamente un’associazione a delinquere pronta a sfruttare ‘sti poveri grafici con una forte necessità d’identità (proprio noi che di solito la conferiamo agli altri) ma ancora non hanno una coscienza comune o meglio un punto di riferimento.

I 3tre di ASSO sembravano usciti da una delle meglio riuscite puntate dei Soprano per i lineamenti, l’accento e modi di fare affettati ed accondiscendenti pronti a sfruttare questa ancora neo-nata categoria di cui hanno ben fiutato le uova d’oro.

Chi vorrebbe essere rappresentato da quei 3?
Hanno mai fatto un logo?
Sanno che cos’è un “template” (dagli interventi pareva di no)?

Penso che sarà il web da solo a decidere il buono ed il cattivo web-design in maniera sensata; del resto Google già lo sta facendo “bannando” sito che usano ghost-word per fare adwording ad esempio; lo stesso ricadrà anche sulla grafica.

Non serve associarsi in nuove Lobby come ADI (alla quale tra l’altro sono stato associato per 2 anni), ASSO COMUNICAZIONE, AIAP che cercano solo di controllare/sfruttare chi non ha bisogno di loro.

E’ stato invece bellissimo ed importante confrontarsi/chiacchierare con tecnici/informatici coma Claudio Cicali o Marco Colarossi. LANCIO UN SASSO: BISOGNA FARE UN EVENTO MULTIDISCIPLINARE: GRAFICI-INFORMATICI-&Co!

Secondo me conta molto di più l’usabilità ed i contenuti di un sito web della grafica glitterata che ci propinano i soliti stronzi Adobe-dipendenti. Qui in Italia abbiamo ancora molti computer di dieci anni fa dotati di connessioni non migliori del 56k che accedono alla grande Rete, e paradossalmente proprio i nostri “uebbdesaignerz” hanno il vizio di calcare la mano su Flash, animazioni e quant’altro, progettando siti veramente pesanti da navigare (sia per il computer che per la persona). Ripigliatevi.

ma ci pensi che un mese dopo questo post (e senza averlo mai letto prima per altro) c’è stato il primo meetup di From The Front? :)

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