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Hardware e Partita Iva

Come molti di voi sapranno lo stato da qualche anno obbliga a tutti i rivenditori a dare almeno 2 anni di garanzia sui loro prodotti. Quello che non tutti sanno è che la cosa è vera solo a patto che l’acquirente NON usi la partita iva per fare gli acquisti in questione, nel qual caso la garanzia si riduce ad un solo anno.

Ciò comporta che su un prodotto di cui si può detrarre solo l’iva (e non l’intero valore perchè magari non relativo alla propria professione e quindi non considerato bene strumentale) bisognerà valutare molto bene le modalità di acquisto.

Premetto che sono un informatico, non un commercialista, e che ho fatto il liceo scientifico, non ragioneria. Per cui alcune considerazioni da qui in avanti potrebbero essere falsate completamente dalla mia ignoranzia nel campo fiscale.

Considerate ad esempio di voler comprare un condizionatore, con tre anni di garanzia per l’utente finale ed 1 solo per le aziende/liberi professionisti, per il vostro ufficio. Il costo dell’aggeggio è di circa 1000 euro + iva, risparmiare 200 euri non fa schifo a nessuno, però quanto valgono i 200 euro di risparmio se perdo ben 2 anni di garanzia?

Se si è fortunati e si può comprare l’estensione di garanzia ad un costo inferiore dell’iva la cosa si risolve facilmente altrimenti bisognerà decidere cosa fare anche in base alla probabilità di guasto del prodotto:”(che Murphy indica come direttamente proporzionale al valore dello stesso X il costo della manodopera specializzata X la difficoltà di reperire eventuali pezzi di ricambio)”: .

Onestamente non ho mai capito il motivo di questa distinzione ma lo trovo abbastanza ingiusto, una possibile spiegazione potrebbe essere che vendendo dei prodotti a basso periodo di garanzia le aziende saranno più invogliate ad investire diversamene i propri soldi (ie. leasing) e soprattutto avranno meno detrazioni (ergo più soldi nell’erario). Boh…

ciuaz

12 replies on “Hardware e Partita Iva”

Purtroppo la legge di Murphy è solo un “gioco” in mano agli utenti di computer. Fa comodo per prendere con ironia la sfiga, ma non dice nulla. Sarebbe piuttosto utile avere qualche analisi statistica sulla “sopravvivenza” dei prodotti nel tempo, con tanto di risultati e interpretazione analitica sulla confezione. Per la serie, vuoi comprare un frigorifero e sai che in date condizioni ha una “mortalità” superiore a quello del concorrente.

Sarebbe bello, ma non lo farebbe nessun produttore o quasi.

Alla fine, l’unica possibilità “umana”, semplice e applicabile, resterà il passaparola tra utenti/persone in modo da vagliare prodotti in base alle proprie esperienze ed errori.

daniele in realtà ci sono (almeno per alcuni componenti informatici) le tabelle di failure. Di solito vengono usate per l’analisi in fase di progettazione di applicazioni e sistemi mission critical.

Però come per ogni cosa “professionale” queste tabelle hanno un costo spropositato e se le possono permettere solo le grandi aziende di consulenza :(

Le tabelle di failure, come penso di aver capito da alcune lezioni tv di Nettuno, si basano sull’analisi della sopravvivenza, tecnica statistica che appartiene agli studi epidemiologici e ora utilizzati altrove (es. monitoraggio dell’abbandono della clientela che sottoscritto servizi).

Costo. Fullo, se stiliamo una top-ten di produttori hardware mondiali, la dimensione dell’ultimo in classifica sarà abbastanza grande per pagare un analista per lo scopo. Il problema è un altro: non si vuole farlo.

“però quanto valgono i 200 euro di risparmio se perdo ben 2 anni di garanzia?”

E’ qui che nasce l’equivoco. Non perdi 2 anni di garanzia, ma 1. Quindi i calcoli devi farli su un anno solo.

purtroppo in quel caso non c’è alcun equivoco. Alcuni produttori hanno iniziato a dare garanzia 3 anni ad utenti finali ma 1 anno ai professionisti.

Ok, ma la garanzia per legge deve essere di due anni. L’estensione a 3 anni è a discrezione del produttore, non un vincolo normativo. In assenza di un vincolo normativo, vale il libero mercato: come dici tu, certamente bisogna fare attenzione anche alla garanzia dei prodotti che si acquistano, preferendo i produttori che tutelano i consumatori con la maggiore estensione della garanzia possibile.

Tra l’altro chi offre una garanzia più lunga, di solito produce anche materiale che si rompe con meno frequenza.

il problema qui non è la tutela dei soli consumatori ma anche delle (piccole) aziende che acquistano beni informatici/elettronici. In questo caso il consumatore ha per legge 2 anni minimi di garanzia mentre l’azienda solo uno.

Per un’azienda a condizione famigliare acquistare 2 pc potrebbe essere un investimento economico notevole e vedersi ridotte le garanzie porterebbe ad un minor invogliamento nell’innovazione.

Altro discorso sui 3 anni di garanzia, ma anche sui 2: bisogna star bene attenti alle clausule. Ad esempio, lo sapete che gli alimentatori e batterie non hanno garanzia 2 anni ma solo 1? O addirittura solo 6 mesi?

E che tutte le parti mobili e soggette ad usura (ie. ventole) hanno lo stesso trattamento?

In questo caso la stessa cosa avviene in campo automobilistico, dove freni, copertoni e guarnizioni varie hanno garanzia di soli 6 mesi perchè considerate parti ad usura e quindi dipendenti dall’uso dell’acquirente…

Avete, pls, riferimenti normativi riguardo alla durata biennale della garanzia per i prodotti elettronici?
grazie 1000, ciao

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