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di tutto un po' foto

Buongiorno, benvenuto all’IA Summit


guarda scusi come si chiama? su flickr
La scena, arrivo alle 9 in sala conferenze, non c’è nessuno e subito Alberto ed io veniamo reclutati per sopperire alla mancanza dell’hostess (arrivata solo 30 min più tardi) per fare la registrazione degli utenti… (se siete arrivati in orario è probabile quindi che vi abbia registrato io)

Scusi come si chiama?

ok, prenda il badge scriva il suo nome o metta un biglietto da visita e dia un documento alla signorina… ah, se ha bisogno di un certificato di presenza mandi un’email all’apposito indirizzo del sito…

dopo di che andiamo in sala ed iniziamo a fare le prove con i microfono ed audacity per fare i podcast delle varie conferenze.. Ed indovinate chi era l’idiota che faceva le classiche prove “ssssà sssà , 1 2 3, prova, sssssà “…

ma non ero anche io un visitatore? mah!

ciuaz

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pensieri tecnologia

IaSummit, ottima iniziativa… peccato per..

Dopo averci dormito un poco su ecco alcune considerazioni a freddo sull’evento al quale ho partecipato ieri. Innanzitutto però voglio ringraziare Alberto per l’ospitalità, la grappa, e per la pazienza nell’indicarci (maniacalmente) la strada per raggiungere casa sua mentre vagavamo disperati per Roma.

La conferenza è stato un ottimo tentativo di introdurre un argomento non particolarmente in voga in Italia e decisamente di nicchia, tanto di nicchia che non tutti i relatori, imho sapevano di cosa trattava prendendo strade spesso contorte e sproloquiando ore di vera e propria fuffa.

Bisogna riconoscere che l’IaSummit è stato organizzato con pocchissimi fondi ed è rimasto gratuito per il pubblico nonostante un target bussiness oriented facilmente sfruttabile. La manifestazione è durata tutta la giornata ed inframmezzata da una pausa pranzo di un’oretta e una nel pomeriggio per il caffè, assolutamente necessario ;).