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Papere

Oggi ho tenuto una mini sessione di Lego Serious Play nella classe della scuola materna di mia figlia. Come al solito il primo esercizio che ho proposto, quello di riscaldamento, ed il mio preferito, è stato quello della Papera.

In 10 minuti avevo 28 papere, disposte a 4 a 4 in 7 banchi e tutte diverse. Alcune molto, altre meno perché i bambini si imitavano in qualche modo quando vedevano qualcosa che gli piaceva in modo particolare.

Da rito ho chiesto cosa hanno notato e da rito la risposta è stata “sono tutte diverse”. Ma c’è stato un però. Però la mia e la sua si assomigliano, perché ci siamo parlati. Qual’è quella giusta?

Come ho spiegato ad inizio lezione, ho ripetuto che non esistono papere giuste o sbagliate, ma quelle che sentivano di dover costruire. Allora ho chiesto di raccontare ai propri compagni di banco perché avevano costruito quella particolare papera e cosa aveva di speciale. E dopo il casino che solo 28 bestiole riescono a fare in piena eccitazione da un momento all’altro è tornato il silenzio.

Cosa avete imparato? Ho chiesto.
Che anche quelle che si assomigliano sono diverse. É stata la risposta.
E come l’avete scoperto? Ho insistito.
Perché ci siamo spiegati le papere ed ora le abbiamo capite meglio, come le idee.

Come le idee.

Ecco cosa ho (re)imparato: spieghiamo le nostre idee agli altri ed ascoltiamo le loro, così potremo capirci meglio.

Che bello insegnare ai bambini…