Ma ha fatto, imho, anche di più. Ha infatti sviluppato una nuova piattaforma per il web prendendo il meglio da Firefox, Opera e Safari ed aggiungendo tutto il know-how acquisito con il “test” Google Gear.
Chrome, questo il nome del browser-piattaforma, sulla carta (anzi sul fumetto) ha decisamente i numeri per scalzare tutta la concorrenza, anche se il nemico “dovrebbe” essere solo IE.
- WebKit, l’unico progetto veramente degno di nota uscito da KDE (dai su lo sapete che sono un Gnome fanboy) e sfruttato commercialmente da Nokia ed Apple
- Una virtual machine di JS (chiamata V8) studiata per essere performante e con un garbage collector degno di tal nome
- Una UI con i controfiocchi, studiata per essere semplice da usare e potente allo stesso tempo (anche se prima vorrei testare di mia mano)
- La completa separazione a livello thread di ogni tab/finestra, praticamente ogni oggetto lavora in una sua sandbox impedendo di far crashare tutta l’applicazione se un plugin, script o altro blocca un singolo tab. Senza contare che questo permette anche una maggiore sicurezza dei dati, bloccando sul nascere malaware che cercano di “sniffare” il contenuto di altre tab.
- E soprattutto l’integrazione in ogni dove di google gear, rendendo il browser appunto una piattaforma di sviluppo di applicativi web based che possono gestire una propria basedati locale (in sqlite) e sincronizzarsi con l’esterno, e soprattutto con i servizi come Docs, Talk, Calendar e Gmail.
Chissà però se tutto questo non si risolva nell’ennesimo “browser da testare” per noi poveri sviluppatori…
ciauz