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Uccidere internet

Ormai i tentativi di uccidere internet, o comunque impedirne la crescita e lo sviluppo, nel nostro paese arrivano ciclicamente ogni anno. Negli ultimi giorni ne sono stati fatti ben due.

Il primo, da parte di Vodafone, cerca di danneggiare la libertà di informazione (direttamente? indirettamente? boh). L’azienda infatti, con una sua offerta per i podCast ha creato un walled-garden dove è lei, e solo lei, a decidere quali sono le notizie che possiamo scaricare e quali sono i servizi che possiamo usare ad un prezzo accettabile.

Tutto il resto però non viene negato, semplicemente viene dato a prezzi di accesso ignobili. Del fattaccio ne parla approfonditamente tutta la blogosfera, e nello specifico Quintarelli che già un anno fa a Casalecchio spiegava il fenomeno dei walled-garden e ci metteva in guardia. E comunque, se proprio volete/dovete navigare con dispositivi mobile usate Tre.

La seconda opera di medioevalizzazione tecnologica l’ha fatta invece il governo. Come al solito i burocrati statali pensano prima agli interessi degli enti che fanno monopoli (e che finanziano campagne politiche) e poi allo sviluppo tecnologico di una nazione che sta sprofondando sempre più in basso nelle classifiche mondiali di settore. L’oscenità proposta, perchè per fortuna si tratta ancora di proposta di legge, è quella di obbligare tutti (ma proprio tutti, privati e professionisti, autori di blog e siti vetrina, etc) ad iscriversi al Registro degli operatori di Comunicazione (ROC).

Questo, dicono, per protegger(si)e dalla sempre maggiore opera di diffamazione(=divulgazione dei fatti senza censure) che pare stia avendo luogo nella rete italiana. Con una legge del genere verrebbero quindi colpiti non solo tutti i privati che vogliono farsi un blog, ma anche le piccole aziende “artigiane” del web che sfornano tutti i giorni contenuti e servizi sulla rete che dovrebbero andare in contro a spese e burocrazia per poter mettere online la loro nuova creatura.

Insomma pensate alla lentezza del NIC italiana (abbandonate i .IT!!!) e moltiplicatela per 1000, questo è il tempo che potreste dover aspettare prima di andare online. Punto Informatico, in un lungo articolo spiega la gravità dei fatti.

ciuaz

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di tutto un po' fumetti pensieri

Naruto ed Italia 1

La scorsa settimana, causa buchi lavorativi e pause forzate per aspettare un corriere, durante il pranzo ho potuto guardare un pochino di televisione. Ed il mio interesse è caduto subito su Naruto, serie tratta dall’omonimo fumetto, da me seguita da circa 2 anni sia in forma cartacea che appunto televisiva.

La serie la seguo da circa 2 anni perchè, come alcuni sapranno oltre ad essere un geek sono anche un otaku (cose che spesso combaciano). Il peggio di due mondi insomma… Comunque sia, riguardando i vecchi episodi (in giapponese) ho notato che nonostante gli spergiuri fatti da tutti quelli intervistati in mediaset, da quando è stato fatto l’annuncio dell’acquisto dei diritti, Naruto è censurato. Per ora la censura è molto lieve, piccoli tagli di qualche secondo, alcuni doppiaggi travisati (volutamente?) ed effetti seppia per non far vedere il sangue durante i vari combattimenti. Ma ripensando ai prossimi eventi della storia non posso che preoccuparmi (ed infastidirmi).

Sono infastidito soprattutto per il malefico effetto seppia che ormai ha rimpiazzato, il ben peggiore, fermo immagine. Decolorare l’immagine tende a far diventare molto confusa l’azione, soprattutto durante i combattimenti, e tende a renderla piatta facendone perdere la qualità (eccellente nei primi 100 episodi) dell’animazione.

Ah, già… due parole da dedicare ai celebrolesi che hanno sprecato il loro tempo a confezionare sigla (che spoilera metà serie) e colonna sonora (definirla oscena è un complimento): cambiate lavoro.

Complimenti di nuovo a mediaset per lo stupro fatto… ma cavolo se volete dare delle serie con combattimenti/sangue datele dopo le 22.00 (o durante Studio Aperto.. che tanto è uguale).

ciuaz

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Repressione in Cina? Tzè, in italia è peggio!

La notizia si commenta da sola:

E’ stato approvato dal Parlamento nel più totale silenzio e con un iter di urgenza a Camere sciolte il recepimento della direttiva 2004/48 CE in modo tale da permettere azioni giudiziarie repressive contro providers i cui utenti saranno ritenuti colpevoli di violazione del diritto di autore sulla base di semplici supposizioni, senza alcun riscontro oggettivo.

maggiori informazioni su: ikaro.net, alcei, punto-informatico.

un ennesimo caso nel quale si fa vedere come in italia l’informazione sia censurata (nessuno ne ha parlato), la politica sia fatta da persone che pensano solo ai propri vantaggi e tornaconti, e lo schifo regni sovrano ed incontrastato…

ciuaz

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pensieri

cinema in italia? cacca…

secondo voi come mai i seguenti film non sono mai stati sponsorizzati in tv e non hanno visto le sale cinematografiche (della romagna sicuramente…) se non durante manifestazioni e festivals?

In compenso tutte le altre nazioni europee li hanno proiettati ed i film hanno ottenuto ottimi incassi!

e mi viene il nervoso a pensare che nel multisala vicino casa ci sono ben 2 sale riservate alla guerra dei mondi quando i film che potrebbero proiettare sono tantissimi… grrr

ciauz