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advisoring Entrepreneurship

Facciamo la spesa con gli OKR, una metafora

Gli OKR sono come una mappa che ci indica la direzione da seguire, ma dobbiamo essere sicuri che la destinazione sia veramente ciò di cui abbiamo bisogno e non solo un desiderio passeggero.

Proprio come nella lista della spesa, dovremmo prenderci il tempo di riflettere su ciò che mettiamo nel nostro carrello, valutando attentamente se ne abbiamo davvero bisogno o se è solo un capriccio momentaneo.

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Entrepreneurship lifehack

Continuous Budgeting

Dalla mia prima esperienza imprenditoriale e fino ad ideato, la compilazione del budget è stata un’attività formativa e ricca di discussioni che mi ha portato a riflettere su molti aspetti del futuro lavoro dandomi una consapevolezza importante sul nostro mondo. Anche se, non nascondo, che per i primi anni abbia un po’ tirato a caso…

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di tutto un po' pensieri

Facciamo un tech-hub a Cesena?

L’idea è venuta fuori un po’ così per scherzo durante una sessione di release planning (e mentoring) con una startup: “Perchè non creiamo un cowo dove ospitare le proto-startup e le startup che di volta in volta ci vengono a chiedere supporto nel metodo e nella tecnologia?“. Dopo 30 minuti stavamo già discutendo con il buon Brando e Nicolò per capire come aprire qualcosa tra un cowo ed un talentgarden a Cesena.

Ad oggi abbiamo trovato (proprio sopra al nuovo ufficio di ideato) un openspace da 400mq (300mq open e 100mq in sala riunione/corsi) ad un ottimo prezzo, siamo circondati da facoltà tecniche (informatica, ing. informatica, ing. biomedica, ing. elettronica, architettura ed agraria) ed umanistiche (psicologia ed scienze del comportamento) che ogni anno sfornano alcuni ottimi esemplari che poi “emigrano al nord” e possiamo fornire esperienza “sul campo” da condividere.

Quello che ci manca è un investitore (serio) interessato al progetto e feedback dai cowo che non vivono in zone popolose come Milano, Roma o Firenze. Chi è interessato?

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pensieri

L’azienda che vorrei

  • L’azienda che vorrei dovrebbe mettere le persone davanti a tutto, renderle partecipi di come l’azienda sta andando e perchè.
  • L’azienda che vorrei dovrebbe perseguire il profitto, non solo quello economico, ma anche sociale ed intellettuale.
  • L’azienda che vorrei dovrebbe permettere ed invogliare la crescita personale, dando a chi lo vuole la possibilità di fare nuove esperienze, anche collaterali al lavoro svolto in ufficio.
  • L’azienda che vorrei dovrebbe far si che i dipendenti abbiano assistenza e rimborsi per le spese mediche, perchè la loro salute è anche salute dell’azienda.
  • L’azienda che vorrei dovrebbe dare spazio alle persone di dire la propria, proporre idee ed avere un piccolo budget per portarle avanti.
  • L’azienda che vorrei dovrebbe fare della propria forza la traparenza e la consapevolezza che il cliente fa parte del team di sviluppo.
  • L’azienda che vorrei dovrebbe rendere gli straordinari un evento straordinario, e non una consuetudine.
  • L’azienda che vorrei dovrebbe avere dipendenti che affermano che farsi oltre 40km per andare in ufficio tutte le mattine non pesano affatto.

Fortunatamente questa azienda la ho.

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lifehack pensieri

Amigo, ovvero come ti creo un’applicazione web 2.0 facendoci business

Nell’onda degli ultimi post di Alberto sulle problematiche dei progetti web 2.0 e di come si stimano i loro costi di gestione, ecco che un mio collega di Downloadblog tira fuori un interessante blog che spiega quali sono i passi da fare per realizzare (e fare business) con un proprio servizio online.

Il blog in questione si chiama BareNakedApp e cerca giorno dopo giorno di raccontare tutti i problemi che alcuni giovani imprenditori stanno avendo per portare avanti la propria creatura. Decisamente uno spunto interessante.

ciuaz