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Yahoo UI vs Google Web Toolkit vs Adobe Spry

Ormai anche i grandi hanno iniziato a rilasciare, oltre alle API per l’accesso ai propri strumenti, toolkit e framework completi per la realizzazione di applicazioni anche di un certo calibro.

Yahoo con le sue User Interface Library permette una notevole interazione lato utente, tanto che c’è già chi ha realizzato giochi come il Tetris interamente in javascript, DOM e CSS.

Google invece ha rilasciato un toolkit per scrivere web application in java (orrore!) e per poi tradurle automaticamente in applicazioni javascript AJAX-enable.

Adobe dal canto suo ha rilasciato tempo fa Spry, un framework javascript per realizzare usando DOM (ed a una prima occhiata Xpath) applicazioni web non eccessivamente complesse.

Ora che anche i big spingono verso il web 2.0 riusciremo (in ItaGlia) a far capire ai nostri clienti che è tempo di iniziare a valutare l’effettiva utilità di certe tecniche all’interno delle loro applicazioni?

ciauz

5 replies on “Yahoo UI vs Google Web Toolkit vs Adobe Spry”

Secondo me il problema non è far valutare l’utilità.

E’ valutarla in prima persona. Se ce n’è davvero bisogno, allora non importa nemmeno farla valutare come opzione. Si mette e basta.

La domanda è c’è davvero bisogno del “Web 2.0”? O c’è più bisogno di accessibilità?

il problema e` il livello di molti clienti (o possibili tali) e` talmente basso che certe funzionalita` sono date per ovvie e non ne percepiscono il salto di qualita` perche` non conoscono lo stato dell`arte. Ad esempio il solo fatto di non ricaricare le pagine a volte sembra la cosa piu` normale del mondo!!
Per altri invece la cosa piu` importante e` la grafica e le tanto amate ( e odiate ) animazioni in flash!!
Speriamo sia la volta buona….
Cmq credo che grazie anche alla diffusione di questi framework un certo modo di concepire le applicazioni diventera` standard senza dover chiedere il permesso a nessuno, specialmente ai clienti….

A mio parere , il web 2.0 nasce proprio dall’ esigenza e quindi un bisogno.
Questo però non sta a significare che non ci sia bisogno anche di accessibilità.
Saluti

Carissimo,
l’orrore _non è java_, che anzi è un gran bel linguaggio che sta solo aspettando di diventare pseudo-nativo (vedi red hat…), la cosa peggiore (al massimo, dato che non l’ho provato di persona) è credere di poter “tradurre” _agevolmente_ da un linguaggio all’altro.
Comunque, in questo ‘marasma’ di toolkit che vengono spinti ogni giorno sul mercato, quello di BIgG mi pare ancora il migliore, se non per i risultati a cui porta (vedi GMail e tutti sistemi integrati in essa… dato che GTalk, non è proprio la stessa cosa di tetris…)

Ajax, javascript, xml, css2… sono tutte tecnologie che rendono più facile la vita dei programmatori facendo in modo che gli utenti di internet rimangano a bocca aperta davanti a fotogallery sempre più interessanti e strumenti di amministrazione graficamente più carini e “controllati”..

Ma ahimè, tutto ciò comporta anche un lato oscuro della medaglia: includere diverse centinaia di Kb nelle pagine le appesantisce molto… i motori di ricerca (anche Google!) digeriscono poco le pagine con molti contenuti dinamici, escludendole dall’indicizzazione…

Insomma, il web 2.0 forse non è ancora realmente pronto…

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