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Invincible OKR

Una mia ossessione è quella di abilitare le aziende a ragionare su due diversi binari, quello del business as usual e quello dell’innovazione.

Digitiamo opera in questo modo, con una linea di business più tradizionale ed una prossima allo startup studio. Ma anche Apropos ha un filone di innovazione per identificare nuove opportunità sul mondo degli eventi IT (cosa che si è rivelata fondamentale alla sopravvivenza negli ultimi due anni).

Nel primo binario è importante creare competenza, oserei dire maestria, nella esecuzione del lavoro di tutti i giorni. Lavorare sul binario del business as usual non significa congelare i propri sforzi ed andare avanti come se nulla fosse – perché, tanto, abbiamo sempre fatto così – Significa, invece, portare una innovazione incrementale utile a ridurre i costi di esercizio, automatizzare i processi e conoscere il mercato di riferimento in modo da poterlo anticipare quel tanto che basta da rimanere a galla anche nei momenti più complessi.

Dall’altra parte il mondo dell’innovazione porta ad avere, in azienda, comportamenti e ragionamenti molto diversi. Il mantra dell’azienda deve essere quello di testare e validare nuove idee continuamente. Fino a creare un nuovo modello di business che, nel tempo, andrà a sostituire quello attuale. Per farlo bisogna creare un ambiente, ed una cultura, capace di fare tanti piccoli esperimenti controllati in poco tempo e con poco budget.

Avoid big failures, or you are dead. Embrace small failures, or you are dead.

Osterwalder, Invincible Company

Gartner chiama questo approccio, applicato ai temi di digital transformation, Bimodal IT.

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Questo è un modello operativo presentato nel 2015 ed ampiamente criticato tanto che Gartner stessa ha pubblicato negli anni una serie di articoli (purtroppo la maggior parte dietro paywall) a spiegarne la filosofia oltre la (criticata) superficie visibile. Nel Bimodal IT i due binari si chiamano rispettivamente Mode 1 e Mode 2. Il Mode 1 è quello associato al business/tecnologia legacy che porta valore all’impresa mentre il Mode 2 è quello relativo alle aree operative con maggiore incertezza e su cui è necessario costruire competenza.

Lo stesso modo di pensare, ed agire, è descritto nel libro Invicible Company di Osterwalder (autore, tra le altre cose, di Business Model Canvas). Qui l’operatività aziendale è descritta come un continuo loop tra Miglioramento (Exploit in inglese) ed Esplorazione, nella più classica definizione di Ambidextrous Organization.

Consci nel fatto che non esiste un sistema lineare per creare innovazione nel libro viene spiegato come, tramite un processo continuamente attivo di validazione delle idee, sia possibile costruire una serie di assunti trasformabili poi in veri e propri modelli di business, su cui sarà necessario migliorare ed affinare processi e competenze al fine di renderli sempre più efficienti ed efficaci.

In realtà il libro è molto più profondo ed ampio nei contenuti, ma al fine di questo post mi basta fermarmi qui.

In sostanza tramite un Mode 2, rapido nelle iterazioni e nei risultati, si possono far emergere e generare nuove attività da portare in Mode 1 per portare avanti il business.

Nulla che non si sia già visto su altri testi, come in Lean Enterprise, o in altre forme.

Ad esempio, nella matrice BCG di Boston Consulting potremmo paragonare (stiracchiando il concetto) un mercato/prodotto di tipo Question Mark come pronto ad essere gestito in modalità di Esplorazione. A seguito di una serie di esperimenti per validarne assunzioni potrebbe emergere un mercato/prodotto di tipo Star, il quale, a sua volta, potrà successivamente trasformarsi in Cash Cow entrando di fatto in una fase di Miglioramento.

Osterwalder, comunque, esprime questa filosofia imprenditoriale in modo chiaro e con il suo classico stile visuale, aggiungendo uno spunto non banale:

Cosa ci dice se stiamo operando bene nelle fasi di Esplorazione o di Miglioramento? Ovviamente dei KPI. Ma quali?

Se vi ricordate nell’articolo in cui scrivevo del Budget come strumento a supporto degli OKR e che, di fatto, esistono due tipi di OKR: quelli per creare crescita incrementale e quelli per creare innovazione esponenziale. I primi utili al Miglioramento dell’attuale BMC (e al Mode 1) ed i secondi alla Esplorazione di nuovi BMC (e al Mode 2).

Il che ci riporta a quelle che Osterwalder chiama Innovation Metrics e che ci danno una indicazione a cosa guardare quando stiamo in una modalità di lavoro rispetto ad un’altra.

Esplorazione<—>Miglioramento
Cercare e trovareObiettivoEseguire e scalare
BassaPrevedibilitàAlta
Ridurre i rischi e le incertezze delle nuove idee (validarle)KPIsTempi, costi e budget (metriche di lagging)
Imparare e adattarsiAttività chiavePianificare e implementare
Ammesso (ma se economico e rapido)FallimentoNon è una opzione
Investimento per apprendereCosto del fallimentoPerdita economica, possibile crisi
ROI atteso/ipoteticoFronte finanziarioROI reale
Le innovation metrics di Invincible Company

In sostanza in base ai processi aziendali presi in considerazione non cambia solo il modo di operare, ma anche i KPIs a cui fare attenzione ed insieme a questi gli obiettivi ed i risultati chiave da ottenere.

Identificando fin da subito Actionable Metrics da mettere in gioco per validare la fase esplorativa o Leading Metrics per quella migliorativa e facendo sempre attenzione che i risultati combacino con gli obiettivi strategici.

Se vuoi approfondire ulteriormente iscriviti al corso sugli OKR che terrò prossimamente.