Categories
php webdev

Magicincludeshell.txt e WordPress 2.2.x

Ne avevano parlato qualche giorno fa su wordpress-it e su weblogstoolscollection, ma fino a quando non si prova in prima persona tutti sono restii ad aggiornare un blog, soprattutto se ha una template che usa plugin non più sviluppati o con codice che non sfrutta a pieno le API del sistema.

Beh, qualche giorno fa un blog da me gestito è stato “infettato” da uno script malevolo chiamato Magicincludeshell.txt che si installa come plugin nascosto nelle installazioni di WordPress precedenti alla 2.5 e che impedisce la pubblicazione di nuovi post.

Altra cosa “scomoda” che fa questo plugin è convertire tutte le pagine in post (non le cancella però).

Per scoprire se il proprio blog è infetto basta provare a postare, se comparirà una pagina bianca allora avrete la certezza di dover mettere mano al vostro db per ripristinare il sistema.

Categories
lifehack tecnologia

MyBook World Edition II, il NAS che ho sempre sognato!

NAS - vista frontale Alla fine il NAS, adatto alle mie esigenze, che ho cercato per anni è stato trovato e comprato. Si tratta del MyBook World Edition II della Western Digital, un gioiellino da 500Gb in Raid 1 (o alternativamente 1Tb in Raid 0) dotato di una porta Gigabit per massimizzare la velocità di trasferimento dei file.

Il NAS in questione funziona grazie ad un sistema linux embedded che sfrutta Samba come protocollo di condivisione dati e gestibile tramite una comoda interfaccia web, grazie alla quale è possibile creare utenti, directory private e pubbliche e gestirne i relativi permessi di scritttura.

Altra cosa veramente interessante di questo storage è la presenza di una porta USB nel retro del case che permette di collegare e condividere ulteriori hd esterni a patto che questi ultimi abbiano un filesystem supportato dal sistema (per ora ho provato con dischi FAT32, ma appena posso provo con NTFS e EXT3).

Il MyBook l’ho messo in funzione in pochi minuti rendendolo attivo tra i vari pc sparsi per la casa, inoltre in Raid 1 le performance sono ottime sia in lettura che in scrittura, merito anche dei dischi da 10.000 7200 RPM.

Unico difetto è la rumorosità delle ventole, non proprio silenziosissime anche se al livello di un vecchio case esterno da 3” 1/2 che uso per uno degli hd di backup, ma comunque sicuramente accettabile visto l’alto tasso di mortalità degli hd esterni over 200Gb senza ventola di raffreddamento.

ciuaz

Categories
eventi pensieri tecnologia

BackupDay, 18 Ottobre

backup day, 18/10/2007 Appoggio e supporto l’iniziativa proposta da Skyone di istituire un Backup Day il 18 Ottobre.

Pertanto oltre che ricordarvi la data, visto che il tema è a me molto caro, vi consiglio di installarvi sulla vostra linux-box l’ottimo Restore o l’altrettanto ottimo Amanda.

Se usate Windows, vi ricordo dell’esistenza di Cobian, comodo agente da installare sul proprio desktop per salvare in automatico i dati da qualche altra parte in rete (e non solo).

Per Mac invece mi fido di quello che dice Koolinus e vi suggerisco CarbonCopyCloner.

Infine come ultima nota, dovete ricordarvi sempre che i cd/dvd masterizzati si deteriorano con il passare del tempo (anche se non li utilizzate) quindi fare il backup non significa solo “spostare i dati da un supporto all’altro” ma anche verificare che i supporti siano integri e creare nuove copie.

ciuaz

Categories
lifehack sysadmin

VMware, ridondanza e backup

Ieri ho partecipato ad un breve corso che illustrava le potenzialità di VMware ESX Server (stupendo prodotto se si ha un ced affollato). Ad un certo punto durante una domanda su come fare copie “a caldo” delle immagini VDMX il relatore ha detto semplicemente che, oltre alle soluzioni “commerciali” (e molto costose), si può semplicemente sfruttare nella macchina virtuale il RAID software di che tutti i sistemi operativi di ultima generazione offrono.

Il principio è molto semplice, nella configurazione della macchina virtuale aggiungo due HD, uno avrà il file che punterà nel nostro server dove gira ESX o Vmware Server, e l’altro su una directory di una macchina remota (montata ad esempio in NFS).

A questo punto all’interno del sistema virtuale configureremo il RAID 1 software tra i due harddisk e ci ritroveremo con una sorta di copia a caldo sempre aggiornata. Se poi vogliamo esagerare possiamo montare un terzo hd virtuale e su questo salvare i backup incrementali dei dati della macchina virtuale.

Ovviamente il tutto era spiegato per l’ESX Server, ma anche su un normale VMware server freeware il ragionamento funziona benissimo e permette di avere un pochino più di sicurezza per chi vuole virtualizzare non avendo a disposizione grossi fondi da investire.

Sempre a riguardo VMware vi consiglio anche un giro qui dove sono presenti una dozzina di macchine virtuali preconfigurate e scaricabili via bittorrent.

ciuaz

Categories
sysadmin tecnologia

Santo Windows…

Grazie ad alcune magie (e taaaaaaaaaaaanta pazienza) sono riuscito a:

  • ripristinare con BartPE la partizione di boot di un vecchio HD con Windows XP (che però è bloccato per via del seriale non riconosciuto)
  • far partire Commander con tale disco
  • scaricare un bios sgamuffo per la motherboard ed installarlo (ovviamente si installa solo da windows)
  • resettare tramite pin il bios sul factory default
  • ripristinare con il rescuecd l’installazione di Fedora 6 (da cui vi sto scrivendo) presente su un altro disco
  • ripristinare una partizione del disco di Fedora contenente alcuni documenti

Adesso il prossimo passo è configurare i backup automatico sui dischi di rete (mentre aspetto natale per il famoso NAS) ed installare una macchina Vmware con Windows XP per ripristinare le altre partizioni NTFS di tipo dinamico (o come dice fdisk SFS type 42).

Comunque sia Commander per un pochino starà sotto stretta sorveglianza…

ciuaz

Categories
linux sysadmin tecnologia

NDAS, conoscerli ed evitarli (su Linux)

Mentre facevo qualche test mi è passato oggi sotto le mani un NDAS (network disk attached storage), comprato come normale case esterno USB. Una sorta di NAS che però necessita di drivers scritti ad-hoc per funzionare al meglio. La cosa molto interessante è che si dispone di più di un NDAS all’interno della propria rete si possono usare per creare una configurazione RAID (0,1 e 5) over ethernet. Molto fico.

Purtroppo però, come dicevo pocanzi, i drivers sono scritti ad-hoc ed il supporto è completo solo su Windows. Su Linux si deve lottare con i moduli ed il software di Ximeta (che funziona con qualsiasi produttore/reseller NDAS), che in teoria offre pacchetti per tutte le distribuzioni… ma in pratica si limita ad usare alien per tutto quello che non è Red-Hat Server…

Se, ad esempio, provate ad installare i pacchetti su Ubuntu 6.10 (e non volete troppe grane) dovrete installarvi alien ed rpm ed infine compilarvi i sorgenti dei drivers (perchè il pacchetto ha gli script di installazione buggati)…

Io per ora, su Linux, continuerò ad usarlo come un normale storage USB…

ciuaz

Categories
pensieri sysadmin tecnologia

L’illusione della sicurezza dei dati

Come qualche lettore attento si ricorderà la settimana scorsa e quella prima alcuni dei miei pc hanno deciso che erano troppo stanchi di lavorare ed hanno tirato le cuoia. Mentre nel portatile mi è bastato cambiare l’hd (per fortuna ancora in garanzia) con il fisso la faccenda è stata più seria (sk. madre a puttane).

La cosa mi ha portato a valutare possibili soluzioni per salvaguardare il mio lavoro (ed i miei dati personali) da implementare con la nuova macchina che dovrò ahimè comprare. Innanzitutto, stanco del backup mensile manuale su DVD degli archivi di lavoro (email, configurazioni, documenti e file di sviluppo) sono giunto a due conclusioni distinte ma non contrastanti. Sistemi ridondanti (sul server) e backup su supporti esterni.

Categories
php tecnologia

WordPress google backup

Se volete essere sicuri di non perdere nessun dato del vostro prezioso blog provate a seguire queste istruzioni per creare un backup automatizzato di wordpress su gmail!

ciuaz